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La salute dei denti: 7 cose da sapere per la cura dei tuoi denti

08La cura dei denti è un argomento che interessa molte persone e di seguito rispondiamo a 7 comuni quesiti.

1. Un dente otturato o devitalizzato può cariarsi ancora?

Si. Un dente devitalizzato e ricostruito o semplicemente curato con una otturazione, mette spesso il paziente nella convinzione che da lì in poi non avrà più alcun tipo di problema su quel dente.

In realtà un dente già curato è ancora più vulnerabile di prima all’attacco della
carie! I batteri responsabili di una lesione cariosa “attaccano” smalto e dentina e che il dente abbia ancora la polpa o meno al suo interno non cambia la situazione.

Per quanto correttamente eseguita, esiste sempre un punto di passaggio tra il dente e l’otturazione, zona dove più facilmente può accumularsi placca ricca di batteri e dove si può creare una nuova lesione cariosa.

La cura dei denti otturati deve quindi essere molto meticolosa.

2. Fino a che età si possono allineare i denti storti con un apparecchio ortodontico?

Fino a 100 anni o anche di più, se il paziente è estremamente longevo!

In effetti mentre l’azione degli apparecchi sullo stimolo di crescita delle basi ossee può essere esercitata solo nella fase della crescita del paziente, l’allineamento dentale vero e proprio può essere eseguito per tutta la vita del dente e quindi senza limiti di età.

I limiti al trattamento ortodontico sono legati chiaramente alle condizioni di salute del paziente e del dente stesso, che deve avere buone condizioni soprattutto in merito al sostegno osseo.

3. Un dente devitalizzato deve per forza essere ricoperto con una capsula?

Non sempre. Un dente devitalizzato subisce l’asportazione della polpa e quindi nel tempo va incontro ad una disidratazione che ne fa diventare la struttura più rigida e quindi con una minor resistenza agli sforzi masticatori; aumenta cioè il rischio di frattura.

Se un dente devitalizzato presenta un perimetro completo o parziale con il mantenimento di uno spessore valido delle pareti dentali, il dente può essere solo ricostruito con una corretta otturazione.

Quando invece la struttura dentale persa è molta è consigliabile la ricopertura
protesica che riduca il possibile rischio di fratture e quindi la perdita del dente.

4. I denti da latte possono cariarsi?

Si. Gli elementi dentari decidui o denti da latte hanno la caratteristica di rappresentare una prima dentizione dell’infanzia che verrà sostituita dai denti permanenti.

A parte essere più piccoli, più lisci e appiattiti e con un diverso rapporto smalto-dentina, sono però denti a tutti gli effetti e quindi possono cariarsi come i denti permanenti e dare purtroppo problematiche di dolore, ascessi e quant’altro.

Ecco perchè è particolarmente importante la cura dei denti dei bambini.

5. Cosa sono gli impianti dentali?

Si tratta di dispositivi medici di varia tipologia che permettono di realizzare protesi fisse dove ormai mancano gli elementi dentari. Gli impianti, infatti, realizzati in titanio, vengono inseriti nell’osso alveolare dove manca il dente e dopo un periodo di guarigione diventano vere e proprie “radici artificiali” sulle quali è possibile applicare un dente singolo oppure da utilizzare come supporto ed aggancio per protesi mobili migliorandone notevolmente stabilità e tenuta.

6. Esistono predisposizioni genetiche allo sviluppo della carie?

Si. La carie si manifesta con la comparsa di una demineralizzazione dello smalto del dente ad opera di microbi che creano queste lesioni con i prodotti del loro metabolismo; una volta “intaccato” lo strato esterno del dente, la distruzione della struttura dentale prosegue progressivamente.

Perché si possa manifestare una lesione cariosa devono coesistere tre fattori: la presenza di microbi cariogeni nella placca, la presenza di residui di zuccheri
raffinati (il nutrimento dei microbi) ed un terreno favorevole al processo.

Il terreno è rappresentato dai tessuti dentali che possono avere variazioni in base al nostro DNA.
Esistono quindi diverse predisposizioni genetiche che determinano la capacità di resistenza allo sviluppo di lesioni cariose a seconda dell’individuo.

7. Cosa sono e a cosa servono i “sigillanti dentali”?

Il sigillante dentale è una resina fluida che esposta a particolari luci passa da uno stato liquido ad uno solido.

Viene utilizzata sui molari permanenti appena erotti nei bambini, per riempire la parte profonda dei solchi (luogo dove si accumula la placca) e permettere al
bambino una buona pulizia del dente. Si applica sul dente ancora sano che non viene
assolutamente modificato nella forma ma semplicemente pulito molto profondamente prima della applicazione della resina.

Lo scopo è quindi puramente preventivo (evitare lo sviluppo di carie) con una duplice azione: permettere una maggior facilità di pulizia (superficie più liscia) ed determinare una riduzione della quantità di placca presente sul dente (solchi sigillati).

Alla base di tutte queste osservazioni vi è il principio che in qualsiasi situazione è bene osservare una particolare e attenta cura dei denti.