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Alitosi e dentista. Fattori e correlazioni generali

L’alitosi, sinonimo di alito cattivo, è una condizione caratterizzata dall’emissione di odori sgradevoli attraverso l’atto respiratorio.

Il dentista può aiutare ad individuare la causa e a porvi rimedio.

I fattori che provocano l’alitosi sono numerosi e includono principalmente il consumo di alcuni cibi, l’alcool o il fumo, una scarsa igiene orale, malattie gengivali profonde, secchezza delle fauci, alcune patologie e malattie sistemiche, malattie gastrointestinali e diete molto restrittive.
Secondo una ricerca svolta nel centro di Odontoiatria operativa alla State University of New York, Stony Brook, circa il 75% dei casi di alitosi ha comunque origine nel cavo orale.

Gran parte delle persone affette da alitosi non ne è consapevole, ma il numero di
persone con forme più o meno lievi del problema è piuttosto elevato; in media una persona su quattro ne soffre.

Quali sono le cause più comuni di alitosi?

Per sconfiggere l’alitosi, è determinante individuarne la causa primaria.

Ecco le principali cause:

  1. Fattori esterni
  • consumo costante di cibi quali cipolla e aglio, o di bevande quali caffè e
    alcool, nonché il fumo
  • scarsa igiene orale: placca e residui di cibo che si depositano sui denti possono diventarne una causa in maniera direttamente proporzionale al tempo che permangono nel cavo orale, prima di essere eliminati con lo spazzolamento.
  • malattie orali: gengivite e parodontite (infiammazione cronica dell’osso di sostegno dei denti)
  • protesi mobili (dentiera e ponti mobili): quando la placca e i residui di cibo che vi si
    depositano non vengano eliminati quotidianamente.
2. Fattori interni
  • tonsille: le tonsille criptiche possono trattenere resti di cibo che si accumulano nel tempo.
  • infezioni del tratto respiratorio: faringiti, sinusiti e ascessi polmonari.
  • secchezza delle fauci (Xerostomia): una ridotta salivazione all’interno del cavo orale può diventare causa di alitosi. Una ridotta salivazione può essere conseguente a utilizzo quotidiano di farmaci, a forme costanti di respirazione orale, a cure radioterapiche e chemioterapiche.
  • malattie sistemiche: diabete, ascesso polmonare, insufficienza epatica o renale, sinusite e malattie gastrointestinali possono avere come conseguenze sintomatiche anche alitosi.
Come risolvere il problema dell’alitosi?

Il trattamento dell’alitosi concerne ovviamente un intervento sulla causa primaria del suo sviluppo.
Nel caso di alitosi da problematiche orali, è fondamentale osservare a casa un’accurata igiene orale dopo ogni pasto, utilizzando dentifricio e filo interdentale per rimuovere i residui di cibo e la placca dai denti e da eventuali protesi fisse.

Molto importante anche spazzolare il dorso della lingua per eliminare da essa eventuali batteri.

Uno studio ha rivelato che spazzolare lingua e denti e utilizzare il filo interdentale, oltre a ridurre in maniera significativa il sanguinamento dei tessuti gengivali, diminuisce anche l’alitosi.
Soprattutto la pulizia della lingua è importante per la riduzione di questo problema; la maggior parte dei batteri responsabili dell’alitosi, infatti, proliferano sulla lingua e sono causa della produzione di composti volatili solforati maleodoranti quali il solfuro di idrogeno e il metilmercaptano.

Per una corretta pulizia di questa porzione di tessuto esistono in commercio particolari spazzolini con supporti pulisci-lingua, appositamente studiati per questo.
Se invece è la dieta all’origine dell’alitosi, un dietista o un nutrizionista possono aiutare a modificarla eliminando lo sviluppo del problema.

Gli specialisti che possono risolvere il problema

Per i casi di infezione respiratoria e tonsillite, uno specialista otorinolaringoiatra o
pneumologo sono le persone più indicate da contattare.
Una cospicua fetta di popolazione, soprattutto in età più avanzata, soffre invece di
secchezza delle fauci, ovvero riduzione della salivazione (xerostomia) che può essere
conseguente ad assunzione di farmaci, nonché a trattamenti di radioterapia e
chemioterapia.

Una ridotta salivazione è in grado di creare i presupposti per lo sviluppo di
alitosi nel cavo orale.
I soggetti diabetici, affetti da insufficienza renale o epatica o da malattie gastrointestinali devono consultare il proprio medico, urologo o gastroenterologo per consigli su come ridurre l’alitosi causata dalla propria malattia.
In ogni caso, se pensate di soffrire di questo problema e l’adozione di corrette manovre di igiene orale non sono sufficienti a risolverlo, rivolgersi al proprio dentista è certamente il primo passo per analizzare la presenza di problematiche di natura orale (che ricordiamo rappresentano la maggior parte dei casi di alitosi) e discriminare invece alitosi che deriva da altre possibili cause.